Il governo di Bali ha istituito una task force speciale per controllare e chiudere le attività gestite da stranieri che operano senza licenza o in modo irregolare.
Il focus? Zone turistiche come Canggu, Uluwatu e Badung, dove centinaia di imprese (noleggio auto, tour, ville) sono in mano a stranieri che aggirano le regole usando prestanome locali o società fantasma.
In molti casi, queste aziende non rispettano i requisiti minimi di capitale (10 miliardi di rupie) e operano senza uffici o residenza legale.
Nuove regole in arrivo:
Registrazione obbligatoria con le associazioni turistiche locali
Operazioni congiunte tra polizia, uffici pubblici e autorità fiscali
Stretta sui visti turistici e lavorativi: già oltre 300 espulsioni nel 2025.
Il messaggio è chiaro: investire a Bali sì, ma rispettando la legge e sostenendo davvero l’economia locale.